domenica 17 febbraio 2008

Non esistono più le mezze stagioni

Mi sveglio di soprassalto, completamente stordito, disorientato, senza una pur vaga cognizione logistico-temporale. Con fatica dissigillo i miei occhi e me li stropiccio un po’. Persiana serrata. Dai suoi alveoli viene fuori una sfacciata luce fulva che sgorga dai luminari stradali e che va a tinteggiare il muro rasente al mio letto, facendo risaltare le pagine di riviste strappate che lo agghindano. Uno dei riflettori trafora le fessure dell’imposta evidenziando una frase scritta con un’aguzza calligrafia: “Ho scoperto la verità. Niente sarà più come prima”. La frase illuminata illumina la mia mente: sono nella mia camera di Milano. Con le palpebre ancora a mezz’asta spedisco le mani ad ispezionare il parquet in cerca del mio cellulare. La prima volta desisto a causa di un fortissimo prurito che, con radici in un punto indefinito, si dirama lungo tutto il corpo. Con il palmo della mano lambisco la mia epidermide finché non giungo all’avambraccio dove incappo in una protuberanza che ha tutte le sembianze di una bollicina. Ne incontro un’altra sul lobo sinistro. Un’altra ancora sul polpaccio. Dopo aver raschiato le zone ammorbate, rigetto in basso le mani al setaccio del pavimento. Anche questa ricerca fallisce a causa di un sibilo, un fischio, un rumore così forte e così vicino al timpano da provocarmi dei brividi che si espandono in basso fino alle estremità inferiori. Ci riprovo un’altra volta, questa volta l’ultima. Trovo il cellulare, fortunatamente acceso. Schiaccio un tasto per far illuminare lo schermo, ma quando questo accade la luce emanata è così forte che, per alcuni secondi, la mia vista è completamente annebbiata. Istintivamente ruoto l’apparecchio verso il basso per dare il tempo alle mie pupille, ora fortemente dilatate a causa del buio dal quale erano avvolte, di rimpicciolirsi. Nel frattempo lo schermo s’è abbuiato quindi schiaccio nuovamente un tasto per rischiararlo senza, però, commettere il precedente errore: il lampo, ora, abbaglia il piumone blu con fantasie floreali bianche che mi aggomitola. Quando riesco a puntare lo schermo contro i miei occhi, su di esso ci sono scritti due numeri “6 6”. Pigio due volte, senza quasi sollevare il pollice dal tasto, il pulsante “C”. Finalmente, in tutto il suo bagliore, mi appare il motivo per il quale ho rischiato la cecità: “02:17 - 17-FEB-2008” lo rileggo una seconda volta ripetendolo in mente per convincermi di non essere in un sogno: “diciassettefebbraioduemilaotto”. Rifletto bene sul significato di quei numeri e un ghigno scolpisce la mie espressione mentre penso “È febbraio…pieno inverno…è impossibile…”. Ma un nuovo rumore, più intenso del primo, fa irruvidire la mia faccia facendomi esclamare “Ma…Cheddiavolo!…ehnnò!”. Accendo la lampada, restando seduto a gambe incrociate sul letto. Spinto da una forza eterea giro lo sguardo verso il muro dove ho una visione: un maialino da latte con le ali. E’ talmente satolla di sangue, la puttana, che non riesce a volare a più di 1mm/h. Inspiro. Espiro. Poi il respiro si fa sempre più profondo…I muri di tutti i sei piani del condominio in cui vivo hanno tremato, propagando le vibrazioni per i successivi tre minuti. Ora 20cl del sangue di una zanzara incorniciano la scritta “Ho scoperto la verità. Niente sarà più come prima” e, alla loro destra, un cerchio a matita delimita i resti di quella che fino a pochi secondi prima era una grassa, ebbra di sangue, zanzara. Poi, sempre a matita, una croce e una data “17-FEB-2008”. L’epitaffio in basso, recita così: “Sarebbe dovuta emigrare mesi fa, ma preferì restare in quella camera così accogliente e nutriente. Morì contenta…la puttana!”

4 commenti:

MikiMoz ha detto...

pensa che qui fa un freddo polare.
e anche a sgr.
BZZZ BZZZ BZZZ.
Una zanzara con sciarpa e doposcì.

Non è che non esistono più le mezze stagioni: non esistono più le mezze puttane.
Ora sono puttane integrali tutto l'anno.

Lo sapevo che non dovevo bucare l'ozono con lo spray antizanzare.

BZZZ BZZZ BZZZ

Moz-

Anonimo ha detto...

Cesena, 24 gennaio 2007. Ultimi giorni in quella casa che per quasi un anno mi ha visto nelle più disperate condizioni psicofisiche: sotto l'effetto di alcool, farmaci, alcool e farmaci. Lì con la mia mononucleosi che ormai mi accompagnava da più di un anno, dopo uno dei "martedì universitari" finito come consuetudine con 6 giri di tequila consecutivi mi trascinavo verso il letto continuando a inciampare nelle montagne di libri e sopratutto fogli pieni di inutili esercizi di analisi matematica sparsi sul pavimento. Finalmente raggiunto il letto prendo sonno.
Ore 4:00. Primi ronzii. Ma l'alcool li rendeva impercettibili. Ore 5:00. I ronzii iniziano a farsi sempre più frequenti ed iniziano ad interrompere il mio sonno. Gli effetti dell'alcool iniziano a svanire. Il cervello inizia a bestammiare. Fuori nebbia e -6°C. Dentro sciami di zanzare. Era inutile ammazzarne una. Per ogni zanzara uccisa c'è n'erano altre 3 pronte a proseguire il lavoro della loro defunta amica. Era una lotta impari. E non riesco a capire il perchè. Avevo le zanzariere alle finestre. Non avevo piante. La casa era talmente buia che non ci cresceva nemmeno la muffa. Era inverno e fuori c'erano -6°C. Perchè c'erano le zanzare? Prima di arrivare nella città della perenne nebbia e dal cielo grigio (quando la nebbia permetteva di vedere il cielo) ero convinto che le zanzare d'inverno non fossero attive. Credevo che si nutrissetro di sangue solo nel periodo dell'accoppiamento, che è l'estate. Ma era inverno e fuori c'erano -6°C. Faceva talmente freddo che si era ghiacciata la serratura della macchina di un mio amico. Per sciogliere lo strato di ghiaccio che impediva di inserire la chiave nella serratura ci abbiamo dovuto pisciare sopra. E vi assicuro che è stata dura sbottonarsi i pantaloni per pisciare a -6°C. Questo per farvi capire che a Cesena faceva davvero freddo. Quindi l'unica spiegazione possibile e che le zanzare avevano un alterazione ormonale. Le zanzare adesso si accoppiano d'inverno. Saranno i pesticidi o qualche altra porcheria ad aver alterato il ciclo ormonale delle zanzare. Ma a cesena a -6°C c'erano le zanzare.
Forse zanzare modificate geneticamente dalla Bayer per poter vendere inutili rimedi anti-zanzare anche d'inverno.
Ma lì le zanzare c'erano anche d'inverno.
Ora sto a Napoli. Anche quì ci sono le zanzare (meno che a cesena ma ci sono) ma almeno quì fa caldo.

MikiMoz ha detto...

Però ci sono anche le mosher per l'immondizia.
(era stronza anche questa :p)

Miki-

Anonimo ha detto...

1. le zanzare sono più fastidiose
2. quando bruciano l'immondizia bruciano anche le mosche

Ero giovane e inesperto

Ringraziamenti

A mio fratello Leonardo e a Nicola per il logo.