venerdì 18 luglio 2008

va be', e con quest'estate mi sa che ci abbiamo rimesso proprio. mi sa che, io, a settembre non c'arrivo.
au revoir simone (non si dovesse sape' mai)
[p.s. simone non è simone bensì simòn alla francese. massì, che non è massimo, altrimenti sarebbe stato massi'. capi'? che non è capitone, il pesce, ma capito, capito?]
...perché Carmela è bella ma è 98 kili...

lunedì 7 luglio 2008

Arrivederci Sardhouse

La Sardhouse prese vita nel Settembre del 2006. Fondata dal sottoscritto, Nicola e Francesca. Si protessero tra le sue mura diversi individui:
Oscar, Barcellona. Ragazzo in erasmus alla perenne ricerca delle “festa economica”, spesso si recava a Verona dove si trovava la sua fidanzata (anch’ella in erasmus e anch’ella spagnola) e al suo ritorno si giustificava con un candido “c’era feste economiche”. Resta famoso un suo messaggio:
sms1- Io torno lunedì.
sms2- Io torno martedi
sms3- Torno mercoledi, ho trovato festa economica. Approfitta la stanza!
Tornato in Spagna prese il suo posto Flavia, di San Giovanni Rotondo, fidanzata di Leonardo (mio fratello), infermiera. Ragazza riassumibile con questa massima “Non è che sono timida, è che mi disegnano così”. Domandatole che musica le piacesse, rispose in questa maniera:
“Ascolto la musica che mi piace”. Come a dire “Ascolto i Negramaro ma anche i Ministri, e smettila di guardarmi con quell’aria snob ché tu non sai nemmeno chi cazzo sono i Ministri!”
Poi venne il momento di Alessandra, veronese. Famosa per il suo “Eh! Esagera!” ma anche per la facilità con cui si “intristisce”
- Doveva suonare un gruppo ma per la pioggia non hanno suonato…sono molto triste.
Dopo due ragazze giunse un uomo: Marco, provincia di Rovigo. Ingegnere informatico. Veneto doc con l’accento modenese:
- Ma com’è possibile che parli emiliano?!
Marco: ho vissuto per 3 anni con un ceffo di Modena e ho preso l’accento.
[nota esplicativa: la zona in cui abito(avo) si chiama(va) Wagner]
Nicola: oh, chiamami un attimo sul cellulare che ti faccio ascoltare la suoneria nuova
(marco trova il numero sulla rubrica e lo chiama)
(la canzone-suoneria prosegue)
Marco: ma fammi vedere una cosa…ma cazzo mi tieni memorizzato ancora come Marco coinquilino?!
Nicola: (sporgendosi verso il cellulare di Marco) E porca troia tu mi tieni memorizzato come Nicola Wagner!
Francesca, Andria. Detta anche “neh” (no alla milanese, alla andriese). Ragazza a modo, gentile, educata che poi se ne usciva con un “Io voglio imparare a sputare”. Più volte se ne venne fuori con qualche “stronzata” geniale, come quella che volta che mentre tagliava le cipolle si girò verso di noi, strizzando gli occhi, e si mise a cantare Georgia on My Mind imitando Ray Charles.
Nicola, Trento. Il contrario di “politicamente corretto”.
- anche se non ti piace il basket, lo sai lo stesso chi è Michael Jordan, no?
Nicola: sì…un altro esempio è: anche se non ti piacciono i bambini lo sai ben chi è Michael Jackson.

Due anni. Sei coinquilini.
Altri aneddoti ce ne sarebbero ma forse può bastare così.

mercoledì 2 luglio 2008

La gente mormora e i gatti guardano la strada

Marco: Oh ti devo raccontare una cosa che non ci crederai
Giovanni: Ah bene, ora sai anche prevedere le mie reazioni? I miei complimenti, Freud di ‘ste palle
Marco: Cazzo, tranquillo, era un modo di dire
Giovanni: Sai sempre tutto tu!
Marco: va be’ se devi fare la ragazzetta viziata mestruata non ti dico niente
Giovanni: ora lo voglio sapere!
Marco: ti ricordi Luca?
Giovanni: no
Marco: Veniva alle superiori con noi
Giovanni: Luca Sbirro?
Marco: no, lui è in carcere. Luca 29
Giovanni: Figlio di puttana! Spero sia morto
Marco: Be’ quasi
Giovanni: La storia si fa più interessante,
Marco: Ieri ero a cena con Maria e mi dice che
Maria: Ti ricordi il tuo amico Luca?
Marco: Chi, Luca Sbirro?
Maria: No! Mica quel delinquente; Luca 29
Marco: Figlio di puttana! Spero sia morto
Maria: Poco ci manca
Marco: la storia si fa d’avvero interessante. Racconta, sono tutto orecchie
Maria: A dire il vero tu sei tutto naso, comunque sai che ora Luca frequenta la mia amica Sara
Marco: E chi cazzo è?
Maria: Dai te ne avevo parlato…sei sempre il solito, non mi stai mai a sentire, ogni volta così, ma perché voi maschi non…(blablabla)
Marco: AH Sara!!! Ho capito, sìsì ho capito, giuro
Maria: Ero a casa di Sara, ieri, e facevamo le chiacchiere da donnine, sai cose di moda e simili
Sara: Ma tu una bottarella a Galeazzi gliela daresti?
Maria: Galeazzi?! Per l’amor del cielo, no!
Sara: io invece sì, gli uomini in carne m’attraggono
Maria: Galeazzi non è in carne, Galeazzi è una specie di gommone
Sara: che ci vuoi fare, mi attizza
Maria: Fai sesso con un gommone. Sono pericolosi gli uomini grassi, è capace che ti staccano a morsi una coscia o qualche arto. Poi te l’immagini che inizia a fare la telecronaca…nono per l’amor del cielo, Galeazzi no
Sara: scusa un attimo, vado a rispondere al telefono
Maria: Ok
Sara: Pronto
Luca: Ciao Sara, senti potresti venire un momento in ospedale, sono caduto col motorino
Sara: Ti sei fatto male?
Luca: no, niente di che
Sara: Vengo subito
Maria: Chi era?
Sara: Era Luca, è caduto col motorino e devo correre in ospedale
Maria: Capito, Marco, Luca ha fatto un incidente col motorino
Marco: Capito Giovanni, Luca andava a 150 km/h col suo motorino truccato, derapa a una curva, dall’altra parte viene un camion guidato da un transessuale ubriaco che gli taglia la strada, Luca fa un volo di 100 metri e va a sbattere contro un altro motociclista, casco contro casco, quando è arrivata l’ambulanza e gli hanno tolto il casco, la testa di Luca s’è aperta a metà.

p.s. fa caldo assai.

Ero giovane e inesperto

Ringraziamenti

A mio fratello Leonardo e a Nicola per il logo.