giovedì 23 agosto 2007

Caro, nostro figlio parla con i cavalli

Ho scoperto che esiste un corso di laurea in psicologia equina: la fregnità non ten’ limiti (cit.)

Psicologo: “Allora, ne vuoi parlare?”
Il cavallo digrigna i denti
P.: “Senti, così non mi aiuti, devi dirmi qual è il problema”
Il cavallo scuote la testa
P.: “Io ti voglio aiutare, sono tuo amico, però anche tu devi metterci buona volontà”
Il cavallo inizia a trotterellare per la stanza
P.: “Dai, seduto”
Il cavallo ora galoppa nei 40 metri quadri dello studio
P.: “Vuoi lo zuccherino?”
Il cavallo nitrisce
P.: “Dimmi qual è il tuo problema e io ti do lo zuccherino”
Il cavallo stacca con un morso la mano dello psicologo e mastica cinque falangi più lo zuccherino.
P.: “Lo sapevo che dovevo dar ascolto a mio padre: il veterinario ittico dovevo fare!”

martedì 21 agosto 2007

Sulla creazione di una divinità.

Grecia. Un po’ di anni fa.
Palazzo Reale.
Un consigliere reale parla con il re.
Consigliere: “Hmm, signore, abbiamo un problemuccio”
Re: aggiustandosi con nonchalance la corona “E quale sarebbe questo problema?”
C. “Il nostro capo della polizia, Aristone, s’è messo in malattia per 2 mesi”
R.: “E allora?”
C.: “E allora il commissariato non sa come fare, non sa gestirsi. In soli due giorni i crimini sono aumentati del 300 per cento”
R.: Dopo pochi secondi di silenzio esclama illuminato “DIO!”
C.: “Cosa?!”
R.: “Bene! Convoca l’assemblea cittadina, assumi un paio di laureati in relazioni pubbliche che scrivano un discorso, bisogna comunicare a tutti che esiste un’entità suprema, ‘Dio’, che ci guarda in ogni nostra azione e che se qualcuno fa qualcosa che va contro la legislazione ateniese anche se non dovesse essere beccato non potrà sfuggire al giudizio divino che lo punirà con le più atroci sofferenze”
C.: “Lei è un genio, signore!”


Attuale Napoli. Paleolitico.
Una donna (che ha tutte le sembianze di una scimmia, d’altronde siamo nel paleolitico…) ritorna, dopo una battuta di caccia, nella sua grotta. Lì trova suo marito avvinghiato ad un’attraente ( e più giovane) donna
Donna: “Sei un porco! Lo sapevo che mi tradivi! BASTARDO!”
Uomo: “Non è come sembra”
D.: “Ah no?!”
U.: “Non è colpa mia!”
D.: “E di chi sarebbe la colpa, brutto animale!”
U.: “…d..di…dio!!”
D.: “Cosa?!”
U.: “Dio” ripeté più convinto “Un’entità suprema che mi ha messo alla prova per testare se posso meritare la beatitudine eterna”
La donna ci crede e ora sembra quasi dispiaciuta.
U.: “Ma come vedi non ce l’ho fatta, non merito la beatitudine eterna”
D.: “E ora come farai, amore mio?
U.: “Non so, forse provo giurisprudenza a Urbino”


Gerusalemme. Qualche anno fa.
Figlio:
singhiozzando e trattenendo le lacrime “Mamma, a scuola tutti mi sfottono, dicono che sono brutto, dicono che sono solo il figlio di un falegname, non ho la fidanzatina”
Madre: “Mannò, non è vero, e tu lo sai. Tu sei un bravo bambino, sei tanto bellino e la fidanzata la troverai prima o poi”
Figlio: “No, non avrò mai una fidanzata” e scoppia definitivamente a piangere.
Madre: “Ora ti confido un segreto: tu non sei come gli altri, sei mille volte meglio, sei il figlio di Dio che ti ha mandato in terra per redimere noi dal peccato originale. Tu sei il messia!”
Figlio: “Dici davvero?!” ed esce a giocare saltellando e gridando “sono il messia! Sono il messia!”
Madre: “Shh non gridarlo troppo, qualcuno potrebbe arrabbiarsi…”
Padre: “Maria, quand’è che la smetterai di inventare storielle? Ha undici anni e crede ancora a Babbo Natale!”


Gerusalemme. Qualche anno prima di qualche anno fa.
Sede della Ponzio Pilato Editore.
Editore: “Senti Matteo, il tuo ultimo romanzo ‘Non tutte le ciambelle escono col buco’ è stato un vero fallimento. Io l’avevo detto che alla gente di oggi non fregava un cazzo delle persone che nascono senza ano ma ti sei intestardito e hai voluto per forza pubblicare quel romanzo. Ora, per un debito morale ed economico che hai nei miei confronti e nei confronti della Ponzio Pilato Editore, farai un romanzo come dico io”
Matteo: “Occhei, sei tu il capo”
E.: “Bravo, vedo che inizi a capire. Allora, farai un romanzo su un supereroe…”
Nel frattempo Matteo appunta su un moleskine il brief dell’ editore
M.: “…supereroe…”
E.: “...questo qui fa cose assurde tipo resuscitare i morti, moltiplicare i pani e i pesci…”
M.: “…resuscitare…moltiplicare”
E.: “...però voglio un finale triste. E in più deve essere realistico, molto realistico!”
M.: “Occhei. Ho già in mente una bella storia"alzando lo sguardo verso il soffitto con occhi sognanti "Vedo già i personaggi e i loro nomi...”
E.: “Quelli sono degli affreschi...Comunque, Matteo, realistico e finale triste, non deludermi"

giovedì 16 agosto 2007

Vaticano airlines: viaggiare in grazia di Dio

Ho letto che il Vaticano ha creato una propria linea aerea grazie alla quale si potranno raggiungere i più importanti luoghi di culto e santuari del mondo ( per ora. Tempo pochi mesi e le principali destinazioni diventeranno Brasile, Thailandia, Cambogia e tutti quei paesi in cui è possibile trovare piccoli bambini “disponibili”).
Quattro obiezioni mi sono sorte:
PRIMA.
Viaggio Roma fiumicino-Lourdes.
Dal motore si vede uscire uno strano fumo nero. I passeggeri sono visibilmente preoccupati.
Comandante: “Gentili viaggiatori, è il comandante che vi parla, vi preghiamo di allacciare le cinture e di mantenere la calma. La situazione è sotto controllo…”
In sottofondo si sente la voce singhiozzante e disperata dell’aiuto-comandante:
Aiuto-Comandante: “ Ci stiamo per schiantare, oh mio dio! Perché, perché?!”
Comandante: rivolto all’aiuto “Devi sempre rovinare tutto tu!” poi rivolto ai passeggeri “Occhei, la situazione è questa: abbiamo fuso un motore, stiamo perdendo quota e nell’arco di 5 minuti avremo una colluttazione violenta. Credo che, salvo miracoli, non sopravviverà nessuno. Quindi iniziate a pregare”
Se succedesse una cosa del genere il Vaticano perderebbe tutta la sua autorità e la sua credibilità. (Se Dio ha lasciato cadere l’aereo qualche motivo ci sarà. Che non scorra buon sangue tra il Vaticano e Dio?)
SECONDA.
In un aereo vaticano che si rispetti non si possono certo mettere delle hostess scosciate, belle e attraenti come quelle che hanno tutte le compagnie aeree, e quindi quale la soluzione migliore? Le suore!. Esatto, le suore. Le hostess, colore che per migliaia di viaggiatori rappresentano l’unica vera attrattiva della vacanza e su cui tutti hanno fantasticato saranno sostituite da simpatiche e occhialute signore di mezza età che distribuiranno Bibbia e acqua santa a tutti i viaggiatori. Un danno d’immagine irreparabile, una tragedia!
TERZA
Lo slogan. “Cerco il tuo volto, Signore!” non può essere un slogan… Anni e anni di insegnamenti teologici mi hanno fatto apprendere che l’unico modo che ho per vedere il volto del Signore è quello di finire in paradiso. Questo mi porterebbe (se mai dovessi viaggiare con la vaticano airlines) a passare l’intera tratta con una mano lì e l’altra a stringere un corno rosso a forma di ferro di cavallo. Poi se con quello slogan vogliono intendere che tra le mete c’è anche una giornata in paradiso, questo non lo so.
QUARTA.
11 Settembre 2001. Aereo. Islam. Guerra santa. Catastrofe… Camillo caro, queste parole ti dicono qualcosa?

mercoledì 15 agosto 2007

Niente titolo per questo post, perchè non se lo merita

Occhei. E’ appurato. Non riesco a dormire. Questo mi porta ad alzare il mio corpo dal letto e a portarlo sulla sedia, appoggiare i gomiti sulla scrivania, muovere il braccio verso il moleskine, muovere l’altro verso una penna, aprire il moleskine e scrivere qualcosa. Si ma cosa? In questo momento vorrei scrivere di qualsiasi cosa, non ha importanza, ma non mi viene in mente niente. Che tristezza non essere nemmeno uno scrittore e soffrire già del “blocco dello scrittore”. Potrei scrivere quello che mi passa per la mente, così, senza freni e blocchi. Ma lo sto già facendo, l’ho già fatto. Ho scritto quello che pensavo. Fin ora è andata bene: pensavo di scrivere qualcosa e infatti ho scritto che pensavo di scrivere qualcosa…e ora? Ho finito l’ispirazione.
Che squallore. Scrivere che non ho niente da scrivere è da scrittori falliti…fortuna che io non sono uno scrittore…

martedì 14 agosto 2007

Tema

Sono da poco terminate le vacanze estive. Racconta un avvenimento che le possa riassumere.

Svolgimento:
“Cameriera, sette amari del capo”

“Cameriere un altro giro di sette amari del capo, grazie”

-“Cameriera, indovina un po’?”
-“ Sette amari del capo?”
-“ Bravissima”

“Cameriera, sette!”

“Camemiea sette amai el capo, gazzie!”

“Caiea capo, amaro, sette”

“Caa see ama cà”

“Aaaa aaa aaa aaamaaaari caaaap”

“ashu jsaij caò”

“asassasasasasasasaa”

Ero giovane e inesperto

Ringraziamenti

A mio fratello Leonardo e a Nicola per il logo.