giovedì 21 giugno 2007

Il libro o la zappa, questo è il problema.

Questo post è ispirato a quello del 20 giugno del blog di Francisco de Catalunya (http://tins1987.spaces.live.com/)

E’ vero, le soddisfazioni scolastiche vanno ben oltre il 9 in qualche interrogazione o il cento all’esame di stato o un 30 e lode agli esami universitari, vanno ben oltre queste cose. Ci è sempre stato detto “dovete studiare per voi stessi”, “il voto non è importante, l’importante è quello che vi resta…” e cose del genere, tutte parole sagge, tutte verità indiscutibili…ma, c’è un ma. La soddisfazione nel prendere un bel voto, anche se non completamente meritato, è di gran lunga maggiore a quella di prendere un voto basso anche se consapevoli di meritare molto di più. L’insoddisfazione, spesso, non è personale: in generale (a me in particolare) quando si ha tra i 15 e i 22 anni fotte poco o niente del 30 o del 100. L’insoddisfazione più grande la senti nella voce dei tuoi genitori quando ti sospirano un “eh però potevi fare meglio” e lì che ti senti una merda, che avresti preferito il 30 “ignorante”. A questo punto io proporrei di eliminare i voti, passare a un secco promosso/bocciato, tanto la meritocrazia non è mai esistita.

Professore: "Allora ragazzi sono 31 domande e avete 30 minuti di tempo. I risultati li troverete su internet fra due giorni. Sono le 9 e 23 alle 9 e 53 massimo bisogna consegnare...ah un'ultima cosa, non vi fate trovare a copiare o a suggerire perchè altrimenti siamo costretti a invalidarvi il compito. In bocca al lupo"
Sottoscritto: rivolto verso un tizio seduto avanti "hey...hey..."
Tizio: "Cosa?"
S.: "Com'è la prima?"
T.: "Aspè non l'ho nemmeno letta..."
se non faccio come ai vecchi tempi da qui non ne esco più, per fortuna che mi sono preparato i bigliettini...dai ora non mi vede nessuno...ora!
P.: "Hey tu! che stai facendo?!"
S.: "Chi, io?!"
P.: "Si tu!"
S.: "Niente..."
P.: "Se ti becco un'altra volta sei fuori!"
dai ora non mi guarda...no, non è in questa pagina...ecco è questo...
P.: "Basta! vai fuori! torna a settembre, non siamo mica qui a farci prendere in giro!"
S.: "Ma non ho fatto niente!"
P.: "FUORI!"

Tu…tu…tu…
Madre: “Pronto?”
Sottoscritto: “Ciao, sono Alessandro”
M.: “Ciao, allora, l’hai fatto l’esame?”
S.: “Si…”
M.: “Non ti sento molto convinto”
S.: “Eh infatti…”
M: “E’ andato male?”
S.: “Diciamo che non è andato bene”
M: “…”
S.: “Mi hanno dato 23”
M.: “E l’hai accettato?”
S.: “Si”
M: “…”
S.: “…il fatto è che io mi sentivo preparato…”
M.: “Risparmia le scuse!”
S.: “…”
M.: “Oh capito, la soluzione è solo una”
S.: “No mamma ti prego, niente soluzioni avventate”
M.: “Mi spiace ma lo devo fare: chiamo subito Giovanni”
S.: “No ti prego mamma, Giovanni no! Ti giuro che mi impegnerò, al prossimo esame prendo 30 te lo giuro”
M.: “Troppo tardi, chiamo Giovanni!”
S.: “…”
M.: “Lui ha molti ettari di terra, un posto come bracciante agricolo te lo troverà”
S.: “…”
M.: “Ah dimenticavo, oggi stacco il rubinetto”
S.: “Il rubinetto?!”
M.: “Si, non avrai più una lira da noi!”
S.: “Tutto questo per un 23?!”
M.: “Lo dobbiamo fare figliolo, non abbiamo altra scelta”
S.: “…”
M.: “…”
S.: “Mamma…”
M.: “Dimmi…”
S.: “Non ho preso 23"
M.: “Non hai preso 23?!”
S.: “No”
M.: “Quanto hai preso allora?”
S.: “…”
M.: “Quanto?!”
S.: “Mi hanno annullato il compito perchè stavo copiando…”
M.: "..."
S.: "..."
M.: “Ragazzino io non la conosco! Non mi importuni più altrimenti dovrò chiamare i carabinieri e denunciarla!”

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Ero giovane e inesperto

Ringraziamenti

A mio fratello Leonardo e a Nicola per il logo.