sabato 12 gennaio 2008

Poker natalizio

In periodo natalizio è d’uopo trastullarsi, per passare una buona serata in compagnia, con giochi di carte. Ed è altresì d’uopo, per rendere il tutto più “pepato” scommettere qualche monetina, qualche centesimo. Se nella prima mezz’ora di gioco le scommesse non superano i 20 centesimi di euro e lo svago si chiama “sette e mezzo”, dopo la mezz’ora si accendono sigari, si scolano whiskey, si cambia mazzo di carte e le animate bestemmie per quel full che “non s’è ficcato” sono alternate ad azzardati “vedo i tuoi 100 e rilancio col libretto della macchina”. In questi ambienti, fumosi e con il pavimento appiccicaticcio per i litri di sudore, sangue e bevande varie che irrigano le venature delle piastrelle, l’uomo, per definizione essere dotato di intelletto et ragione, si tramuta in puro animale lasciando intervenire solo la parte stupida del suo cervello. E non aiutano gli amici che sono usciti dal gioco per aver sperperato i loro 200€ di budget che dalle retrovie, quando nelle tue cinque carte, e nei tuoi occhi, si legge la disperazione di un colore mancato, ti gridano “ALL IN. ALL IN!”. La notte del 24, o meglio alle cinque di mattina del 25, dopo tre entusiasmanti ore di poker alla texana propongo un “Be’ chi vince paga la colazione” spinto dalle pietose condizioni in cui versavano il mio stomaco e le mie situazioni finanziarie. Fortuna (provvidenza divina) volle che, dieci minuti dopo dinnanzi a me stazionavano alte pile di fogli di carta e filigrana che i parenti avevano donato ai propri cari per farli investire in titoli della parmalat o per fargli comprare il gelato e che loro avevano sputtanato con un gioco demoniaco, nella notte più sacra per i cristiani. Poiché Babbo Natale, quella notte a casa mia non era arrivato, poiché quella notte, mi hanno riferito, Babbo Natale è caduto dalla slitta poco prima di giungere nella mia tana, pensavo che tutti quei soldi vinti me li fossi meritati e che se Dio esiste, mi vuole bene. E che se Dio non esiste, allora devo usare più spesso la parte stupida del mio cervello.

Parte stupida: “ALL IN!”
Parte intelligente: “Che dici, aspettiamo almeno di vedere le carte?”
Parte stupida: “Va bene”
Parte intelligente: “Un otto a fiori”
Parte stupida: “ALL IN”
Parte intelligente: “ Non dargli ascolto”
Parte stupida: “ E’ uscito un altro otto a fiori!”
Parte intelligente: “E’ sempre lo stesso, cretino!”
Parte stupida: “Otto a cuori, otto a cuori, ti prego otto a cuori…EVVAI OTTO A CUORI”
Parte intelligente: “Che sfortuna sfacciata”
Parte stupida: “Vai baby, ALL IN!”
Sottoscritto: “All in”
Parte intelligente: “Oh No…”
Amico: “Vedo”
Parte intelligente: “Ecco, ora siamo definitivamente nella merda”
Parte stupida: “ALL IN!”
Parte intelligente: “…”
Sottoscritto: “Tris”
Amico: “ 'azzo, coppia. E’ tutto tuo”
Parte stupida: “Abbiamo vinto?”
Parte intelligente: “Fortunatamente sì”
Parte stupida: “EVVAI! Scusa una cosa…che vuol dire tris?”

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Ero giovane e inesperto

Ringraziamenti

A mio fratello Leonardo e a Nicola per il logo.