martedì 3 giugno 2008

Cataratta

Sfogliando vari blog ho notato una strana tendenza al catastrofismo. Di “Odio; Mi fa schifo il mondo; Voglio tagliarmi le vene” sono piene le pagine web (questa l‘ho copiata da “di se son piene le fosse…e i periodi ipotetici“). Fin qui nulla di strano, o meglio, qualcosa di strano c’è, ma chi se ne fotte? Io no. Comunque, quello che ha catturato la mia attenzione (dopo un piccione con una sola zampa poggiata su un ramo mentre muoveva le ali a tempo di musica reggae) è stato un@ tizi@ che ha scritto “ blablabla io, pessimismo cosmico”. Il motivo per cui questa frase ha catturato la mia attenzione è perché non sono mai riuscito a capirne il senso. Perché senso non ne ha. Ha senso solo se si cita Schopenhauer o Leopardi in quanto, parafrasando McLuhan, “l’autorità è il messaggio” quindi Schoppy (come lo chiama, amichevolmente, Francisco de Catlunya) può dire una qualsiasi stronzata che, in quanto Schoppy, gli viene attribuita come vera et sensata. Shopping (come lo chiamavano, amichevolmente, le commesse dei sexy-shop che era solito frequentare) è stato eletto, ahimè, a emblema della depressione:
- Signora, lei soffre di schopenhauerite acuta
- È grave?
- Be’, romperà il cazzo a tutti i suoi conoscenti con la sua finta depressione, quindi, sì.
Però immaginate se il povero Schopero (come lo chiamavano i colleghi di lavoro) fosse stato mal interpretato e frainteso:
...Intrinseco nell’uomo è il pessimismo. La volontà di vivere è causa della sua sofferenza in quanto genera in egli desideri i quali sono irrealizzabili. Questa non realizzazione dei desideri causa sofferenza. (parte non interpretata) Questo vale per: i malati terminali e i cristiani.
Ecco che l’espressione “pessimismo cosmico” non avrebbe più senso, o meglio, ce l’avrebbe solo per il “cosmo” dei malati terminali e per quello dei cristiani. E per l’intercosmo “Poveri Cristi” che è la combinazione dei due.
Immaginate, così, miriadi di ragazzi che scoprono che i loro “Io odio; Mi fa schifo” si poggiano su un fraintendimento. Una catastrofe! Andrebbero tutti in Africa a contrarre l’aids e si convertirebbero tutti al cristianesimo.

È un po’ come quel poveraccio di Godot. Nessuno s’è preso la briga di sapere il perché non sia mai arrivato dai suoi amici Vladimiro e Estragone:
È già un ora che aspetto quei due… Un attimo, ma l’appuntamento era qui? Era in Via Matusalemme o era in Piazza Matusalemme?…No, mi sa che ho sbagliato. Cazzo, ho anche il cellulare scarico.
- Mi scusi, signora, potrebbe prestarmi qualche moneta che devo fare una chiamata?
- Va’ via, drogato!

E se fosse andata così?

Lo so cosa state pensando ora, state pensando che quello che ho scritto non ha senso. Dite così solo perché io non sono Schopenhauer.

2 commenti:

MikiMoz ha detto...

Squarcerei il loro Velo di Maya, a sti finti pessimisti nichilisti.

Ora immagina tu cosa possa essere il Velo di Maya.

Moz-

Anonimo ha detto...

infatti, non sei schopenhauer, fattene una ragione! ;-)

Ero giovane e inesperto

Ringraziamenti

A mio fratello Leonardo e a Nicola per il logo.