martedì 20 novembre 2007

Il treno partirà con 567 minuti di ritardo vi preghiamo di attaccarvi a 'sto cazzo e di cambiare mezzo

Oggi è domenica e sono le otto e zeroquattro. Sono nell’eurostar 9410 che, serpeggiando, dovrebbe condurmi da <<Foggia, Stazione di Foggia>> fino alla <<Stazione di Milano Centrale. Trenitalia vi ringrazia per aver accordatoci la vostra preferenza (Brutti stronzi siete gli unici in Italia a fornire il servizio ferroviario!)>>. Ora, io non è che sia un genio in matematica (e questo lo può ben confermare Francisco de Catalunya) e non è che sia, in generale, un genio in quelle materie le cui nomenclature terminano per “-ica” (no, malpensante! Quella materia fa eccezione [e questo lo può ben confermare tua sorella]) ma nonostante questo è abbastanza semplice, anche per la mia mente manchevole delle basi dell’aritmetica, capire che se oggi è domenica, ieri era sabato. E che se ieri era sabato io, oggi che è domenica, sono ancora ubriaco. E questo mi rende: assonnato, stordito e più irascibile del solito. Per qualche motivo che ora mi sfugge (forse a causa delle mie incapacità matematiche) in treno ci sono sempre tre/quattro razze di individui chiamabili, amichevolmente, rompicoglioni:

-Si signora, stavo dormendo!

-Si signora, mi ha disturbato!

-No, non l’aiuto a posizionare la valigia lì sopra, sono magro, gracile e soprattutto: sto dormendo!

-Grazie mille. Anch’io le auguro di cadere dalle scalette del treno, vecchiaccia paralitica!

Driin ( Hoy te he visto…) driiin (…con tus libros caminando…)
-PRONTO! CIAO GINO!…NO, NON MI DISTURBI AFFATTO…DIMMI…SI SONO SUL TRENO
E tu in quel momento pensi che "Lui non ti disturba, ma tu c’hai già arato una buona parte di coglioni. Che diavolo avrai mai da gridare?! E poi, voglio dire, “La Colegiala”?! Alla tua età hai come suoneria “La Colegiala”?! Dovrebbero arrestarti per pedofilia e evirarti con le forbici per il taglio del nastro tricolore dell’inaugurazione del penitenziario di Bisceglie!" Poi dal modo in cui tutti i passeggeri dei 12 convogli, compreso quella ristorante, ti guardano, capisci che non l’hai semplicemente pensato ma forse ti sei anche spolmonato per pronunciare quella frase.

A causa della tua ciucca della sera prima, il tuo delicato stomaco (o quello che ne rimane) non potrebbe sopportare nemmeno il delizioso profumo di una goccia di Chanel n°5 che corre giù dall’incanalatura formatasi sulla schiena nuda di Marilyn Monroe che corre in un prato di viole, rose e cipressi giapponesi delle Terebintali. Ed è per questo che il tipo che si trova di fronte a te alle 9 e 43 sguaina dall’impacco sottovuoto della mamma: pane, sazizza, suppressata, milanzani sutt‘udju, pane oleato cu’ patane, fasuli e cotica (pane, salsiccia, soppressata, melanzane sotto olio, pane fritto con patate, fagioli e cotica) e a te non resta che correre in bagno a sboccare i pochi resti di cibo, liquidi e anima depositatisi nello stomaco che la sera precedente non sei riuscito a secernere.

Poi loro: i mitici, gli unici, epici (rullo di tamburo [taratataratatatara]) TESTIMONI DI GEOVA! (chiusura di sassofoni e sax baritoni [paaaapà])


-No, non ci credo!

-Non mi interessa!

-Ha detto che sarà un mondo senza sesso,droga,alcool e rock’n’roll?! Che mondo di merda!

-Io tifo per quello rosso

-Potrebbe evitare di bagnarmi con quell’ acqua, stavo scherzando era una battuta.


Poi ci sono quelli che parlano all’altoparlante in stazione (non so come si chiamano). Dai, quelli tutti dislessici, con la voce roca, con la laringectomia o la tracheotomia che pronunciano frasi incomprensibile. Capito chi sono? Gli addetti a dire:
“Il treno Eurostar Italia novantaquattro dieci è in arrivo al binario 6 e partirà dal binario 8, spostarsi dall’aria di manovra del mezzo. Camminare in fila indiana sulla linea gialla. Non tiratevi quella linea gialla. Allontanarsi dalla linea magenta. Evacuare la stazione c’è una bomba! (eheheh c’hanno creduto un’altra volta). Il treno Intercity mille e ventitre partito dalla stazione di Milano Centrale alle 22:37 dell’altro ieri e diretto a Crotone, dovrebbe arrivare tra le quindici e le sedici di oggi, io vi consiglio di andare a piedi. E’ inutile che corri, ormai l’hai perso il treno. Il treno Regionale venti venti venti, diretto a Rignano Garganico è in partenza al binario uno. Chi lo prende lo prende, sennò se lo prende nel culo (cit.)"

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh, i rompicoglioni.
Non so se i rompicoglioni sono quelli che sul treno fanno tutte ste scenette, se sono i treni stessi che arrivano in ritardo, o sei tu che scrivi queste cose e che io, per amicizia, mi sento in dovere di commentare. A differenza tua che passi dal mio blog una volta ogni morte di rompicoglioni.

MikiMoz-

Anonimo ha detto...

Rompicoglioni, guarda che scherzavo!!^^

Malagueño Saleroso di merda!!^^

Moz-

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda la matematica , posso confermare....
per ciò che concerne il treno , volevo dire al Titolare del blog che si è "scappottato" un paio di figure importantissime :
-coppia di vecchietti che torna nel\dal paese natale e ti vogliono raccontare i loro 87 anni di matrimonio
-tossico che ti chiede gli spicci per tutto il viaggio
-uomo che russa (ma da quanto ho capito, quello sei tu!)
-controllore pirla
-sessuomane che ti vuole raccontare tutte le sue scopate fatte , subite e immaginate del sabato precedente

Anonimo ha detto...

io ci aggiungerei lo psicopatico indiano ke studia filosofia e lavora per il vaticano ke ti mostra x tre ore di fila le canzoni e i relativi video di musica indiana dance!!! e il 50enne rompicoglioni represso sessuale ciccione e sudico che non ha altro da fare se non parlare male di tutto e di tutti e intavola conversazioni senza senso sulla politica ecc per poi passare a raccontarti tutta la sua triste ed inutile vita...ke viaggio da dimenticare...ma questa è un'altra storia....

Ero giovane e inesperto

Ringraziamenti

A mio fratello Leonardo e a Nicola per il logo.